NASA stampa 3D: nuovo razzo realizzato con tecniche di Additive Manufacturing
La NASA sta portando la stampa 3D ad un livello successivo grazie al tentativo degli ingegneri delle sedi NASA della Marshall Space Flight Center di Huntsville e Alabama, i quali hanno testato una delle parti del motore a razzo più complesse mai progettate. La vera rivoluzione sussiste nella produzione di un pezzo unico anziché dei vari componenti singoli. Secondo News Ledge: “l’iniettore creato con la stampa 3D consente di mixare ossigeno e idrogeno al fine creare 20.000 libbre di spinta”.
“Abbiamo voluto spingerci oltre e dimostrare come la stampa 3D potrebbe rivoluzionare la progettazione dei razzi e aumentare le prestazioni del sistema”, ha detto Chris Singer, direttore della Direzione d’Ingegneria di Marshall. Se gli ingegneri avessero usato i normali metodi di produzione, l’iniettore sarebbe stato composto da più di 160 parti. Con la versione 3d, invece si compone di appena due parti. “Avere una stampante 3d a disposizione permette di osservare i dati di prova, modificare le parti di prova sulle basi dei dati, implementare rapidamente i cambiamenti e tornare ai test,” ha dichiarato l’ingegnere Nicholas Case. “Questo accelera l’intera progettazione, sviluppo e test di processo e ci permette di provare un design innovativo con meno rischi e costi per i progetti.”
Data la diminuzione dei fondi negli ultimi anni, la NASA, grazie alla stampa 3d ha l’opportunità di tagliare in modo considerevole i costi di sviluppo.
Fonte: Design&Trend