Stampa 3D e prodotti destinati al consumatore finale: il caso Nescafè Cap
In Italia esistono alcuni capisaldi intoccabili e incrollabili: la mamma, la Nazionale di calcio, la pasta, la pizza e il caffè. Mentre sulla mamma e sulla Nazionale siamo ben ferrati, riguardo gli altri prodotti sono presenti in giro per il pianeta con marchi famosi, non del tutto italiani: accade con PizzaHut, Domino’s Pizza, Starbucks, Nescafè e così via. Proprio Nescafè ha avvicinato negli ultimi tempi la tecnologia di stampa 3D, per proporre un’esperienza di acquisto e di utilizzo insolita ai propri estimatori.
200 confezioni di caffè verranno distribuite con un packaging speciale: un coperchio-sveglia “Nescafè Alarm Clock” realizzato con stampa in 3D. Il coperchio è dotato di una piccola sveglia all’interno, con sette diverse possibili suonerie (con suoni come il rumore del mare o il canto degli uccelli); la sveglia può essere spenta semplicemente svitando il coperchio, per essere così pronti a preparare il primo caffè della giornata.
L’idea riguarda un numero limitato di confezioni, ma conferma la possibilità di utilizzare la tecnologia di stampa in 3D per prodotti e oggetti destinati al consumatore finale. La stampa in 3D consente infatti, attraverso l’utilizzo di particolari materiali e di specifiche finiture, di realizzare componenti con le caratteristiche idonee per essere consegnate al mercato finale e ai consumatori. Con le tecnologie di 3D printing è perciò possibile pensare di accelerare il processo che porta un’idea di innovazione di prodotto direttamente sul mercato. Questa risulta essere una chiave di volta molto importante per tutte quelle aziende che devono sviluppare prodotti in tempi rapidi, consentendo un contenimento nei costi di sviluppo e soprattutto nei tempi richiesti per l’introduzione delle modifiche da apportare “in corsa”. La stampa 3D permette dunque di avvicinare il mercato in un’ottica di prova-errore in cui effettuare test di mercato direttamente con dei prodotti creati da una stampante 3D
Nescafè Alarm Clock Cap è un progetto sviluppato senza dubbio in un’ottica di brand experience (soprattutto visto il numero ridotto di “sveglie” prodotte), ma oltre a sviluppi di marketing, mostra come la stampa 3D e la prototipazione rapida stia entrando a pieno titolo in tutti i livelli di produzione e di sviluppo di un prodotto.