La NASA sta portando la stampa 3D ad un livello successivo grazie al tentativo degli ingegneri delle sedi NASA della Marshall Space Flight Center di Huntsville e Alabama, i quali hanno testato una delle parti del motore a razzo più complesse mai progettate. La vera rivoluzione sussiste nella produzione di un pezzo unico anziché dei vari componenti singoli. Secondo News Ledge: “l’iniettore creato con la stampa 3D consente di mixare ossigeno e idrogeno al fine creare 20.000 libbre di spinta”.